Il piano anti-terremoto
Oggi mi hanno spiegato le procedure di emergenza in caso di terremoto. L'ultimo terremoto significativo per fortuna risale al lontano 1989, tuttavia ci sono frequenti terremoti molto deboli percepiti solo dagli strumenti. Vi è poi una piccola probabilità che ci siano terremoti "medi", di quelli cioè che fanno oscillare i lampadari e poco più. In questo caso bisogna stare lontano dalle finestre, perchè i vetri potrebbero rompersi, non sostare sotto tubature, luci, pannelli e simili che potrebbero cadere, ripararsi invece sotto una trave o un pilastro portante dell'edificio. Mi hanno detto, nel caso malcapitato dovesse accadere, di non uscire assolutamente, perchè le scale sono una delle prime parti ad essere danneggiate e perchè, se il terremoto non fosse poi tanto "medio", gli edifici qui sono progettati in modo che le pareti cadano verso l'esterno, un po' come nei cartoni animati.
La parte più esilarante della spiegazione però è stata quella relativa agli attacchi nucleari. "We do not have nuclear attacks evacuation plans", ma mi hanno subito rassicurato spiegandomi che esperti dell'intelligence hanno determinato con ragionevole accuratezza che se la Cina o qualche altra potenza nucleare dovesse lanciare un attacco sulla West Coast, sicuramente colpirebbe per primo l'AMES Research Park, ovvero il campus della NASA dove è ubicata l'università. "In that case, you would not need any evacuation plan".
La parte più esilarante della spiegazione però è stata quella relativa agli attacchi nucleari. "We do not have nuclear attacks evacuation plans", ma mi hanno subito rassicurato spiegandomi che esperti dell'intelligence hanno determinato con ragionevole accuratezza che se la Cina o qualche altra potenza nucleare dovesse lanciare un attacco sulla West Coast, sicuramente colpirebbe per primo l'AMES Research Park, ovvero il campus della NASA dove è ubicata l'università. "In that case, you would not need any evacuation plan".
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