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Domenica ho finalmento realizzato uno dei miei sogni: sono uscito in barca sulla baia, sono passato sotto al Golden Gate con lo spinnaker entrando "ufficialmente" nell'Oceano Pacifico e, dopo uno splendido tramonto, siamo rientrati in porto navigando dolcemente di fronte ad una spettacolare San Francisco by night.
Qui le cose funzionano molto più semplicemente che in Italia: ci sono dei siti Internet dove ci si può iscrivere gratuitamente e dove si può mettere un annuncio del tipo "Ciao, mi chiamo Eugenio, amo la vela e amo il mare, c'è nessuno che mi porta fuori in barca sulla Baia?". E la cosa impressionante è che mi hanno risposto in tre! Ho scoperto che qui è abbastanza comune per chi ha una barca cercare qualche membro dell'equipaggio aggiuntivo da ospitare gratis, solamente per avere compagnia! In Italia il Velamare ti farebbe pagare anche solo perchè hai avuto l'idea di uscire in barca! Poi ogni volta che conosco degli Americani nuovi per me è una vera e propria esperienza culturale, ci si rende conto di come è vario il mondo.
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Passiamo a descrivere i membri dell'equipaggio di Dixie, il 33 piedi su cui sono uscito domenica. Il proprietario è Dan, un infermiere che lavora nell'Emergency Room (sì, è proprio l'ER, quella del telefilm). Se non fosse per la panza tipicamente americana, quando timona
letteralmente con i piedi, con la sua berretta in testa e le sigarette che accende una in fila all'altra, sembrerebbe un vero e proprio lupo di mare. Viene dall'Alabama, e spiega che in Alabama "Everybody can use a gun". Racconta che uno dei giochi preferiti degli adolescenti è andare sulla riva di un torrente con una cassa di birra, berle tutte, buttare le lattine nell'acqua e poi fare a gara a colpirle con un M16 ("C'è stato un periodo in cui con 10 bucks se ne trovavano buoni di seconda mano..."). Lui e i suoi amici erano ad uno stadio più evoluto del gioco, in quanto lo facevano con le mini bottiglie di rum, come quelle che si trovano nei minibar degli alberghi: sono molto più piccole di una lattina e devi scolarti il rum e non la birra, per cui bisogna avere una mira molto migliore.
Poi c'è Kelly, la fidanzata di Dan (precisazione: sia Dan che Kelly hanno 50 anni). Sembra uscita da un film. Non smette un attimo di parlare, vuole imparare l'italiano, le piace particolarmente il suono della parola "lupo di mare" e di "bugiardo". Continua a chiamare il suo fidanzato "Honey" rasentando il grottesco.
"Honey, mi verseresti un bicchiere di vino bianco? Se non puoi versarmelo adesso anche dopo, quando sei più comodo, Honey" "
Certo Darling, lasciami solo un attimo così finisco di virare ed evitiamo di schiantarci contro il pilone del Bay Bridge" "
Ok Honey... I know you are a master...a master in everything...my master" (testuali parole, pronunciate con tanto sentimento).
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Dopodiché c'è Dave, detto anche George W. dagli amici per la sua impressionante somiglianza con il Presidente. Ovviamente naviga con in testa un cappello da cowboy texano. Racconta storie degne dei migliori romanzi, come quando si è trovato sotto il Golden Gate con 75 nodi di vento, in piedi sul bordo della barca completamente sdraiata sull'acqua, con la randa in acqua, e ha detto al suo equipaggio che chiedeva se doveva mettersi il salvagente
"Ormai è troppo tardi, dobbiamo farcela senza salvagente!"; oppure come quando si è perso nella nebbia appena fuori dalla baia e dopo aver cercato invano per ore di orientarsi con i segnali sonori è stato tratto in salvo da un rimorchiatore di passaggio. All'atto pratico sbaglia clamorosamente una virata, cerca di issare la randa col vento in poppa e arma lo spi col tangone dalla parte sbagliata. Possiede però una macchina fotografica con un obiettivo più lungo del mio braccio, con la quale scatta fotografie dai posti più impensabili... sono in attesa delle sue foto!
Ultimo americano è Greg, che nella vita fa il pompiere, l'unica persona la cui esperienza marinara mi è parsa veramente ragguardevole.
Denominatore comune a tutti questi personaggi: l'alcool. Hanno iniziato la giornata secondo la loro tradizione, cioè facendo un brindisi con il rum, a cui anche il mare partecipa (si versa in acqua un bicchiere di rum per propiziarselo). Dopodiché si passa alle birre (innumerevoli) e alle bottiglie di vino, tutto rigorosamente a stomaco vuoto. Quando sono sceso sottocoperta sono rimasto senza parole: Dan possiede una collezione di vini, rum e whisky degna delle migliori cantine, e di certo non lascia le sue bottiglie ad ammuffire! Ma la cosa ancora più impressionante è che nonostante quello che abbiano bevuto sono rimasti tutti pressoché sobri!
Al di là degli scherzi sono una comitiva di persone davvero simpatiche e molto ospitali, d'altra parte quando hai un equipaggio di quattro persone che sono amiche e si conoscono che motivo c'è di invitare a bordo altri quattri sconosciuti (io, Paolo e due francesi)? That's America!